Il progetto per  la costruzione ex novo di un edificio si basa fondamentalmente su due principi: creare appartamenti “standard” in cui la suddivisione degli spazi e i materiali possono più o meno adattarsi a tutti in modo anonimo. L’altro principio va a privilegiare l’aspetto speculativo della costruzione, puntando ad utilizzare criteri che portino maggiori vantaggi economici possibili al costruttore. Solamente un architetto con cui ti relazioni sarà in grado di capire il tuo “stile” e creare una casa adatta a te.

Una casa è funzionale quando ogni spazio risponde ad una precisa funzione senza lasciare angoli o pareti o corridoi inutilizzati o utilizzati male. Non significa riempire di mobili ogni centimetro, al contrario anche i vuoti hanno molta importanza ma solo se sono funzionali a loro volta al resto dell’ambiente.

E’ fondamentale per diversi motivi. Il rilievo è l’unico modo per disegnare la planimetria senza errori. La planimetria serve sia per la documentazione da consegnare in comune e al catasto, sia per realizzare un progetto “su misura”, sia per predisporre il computo metrico grazie al quale si ottengono preventivi dettagliati dei lavori che si eseguiranno.

Significa creare una casa che sia perfettamente adatta a chi la vive, sia dal punto di vista estetico che funzionale. Scegliere quindi i colori, i materiali e le luci che creano le emozioni desiderate ma anche suddividere gli spazi secondo le esigenze richieste.

In base alla legge del T.U.E (d.p.r. 380/2001) e al codice deontologico si deduce che la D.L. è obbligatoria in caso di opere strutturali e opere di contenimento energetico. In tutti gli altri casi risulta fondamentale per svariati motivi: è una persona competente che controlla i lavori e risolve eventuali  problemi, media in caso di contrasti tra il committente e l’impresa, valuta le competenze dell’impresa e la regolarità “burocratica” della stessa, evita di farti commettere inconsapevolmente un abuso quando ristrutturi, etc. Soprattutto è fondamentale se hai in mano un progetto unico ed irripetibile che mai un’impresa sarà in grado di intuire e realizzare senza costanti spiegazioni di supporto.

Falso! Il bianco è un bel colore ma deve essere accompagnato da elementi che lo mettano in risalto. Altrimenti diventa il colore più anonimo e scontato che esista. Siamo nel XXI secolo e la luce artificiale è in grado di illuminare a giorno qualsiasi tugurio, pertanto usare  il bianco perché “illumina” non ha senso. La mia miglior soluzione consiste nel risaltare ed impreziosire gli ambienti piccoli (bagni, corridoi, etc) attraverso colori, accessori e dettagli perché nessuno spazio deve essere inutile e secondario.

Elegante non è sinonimo di classico, pertanto non sono i mobili in stile Luigi a rendere una casa elegante. Può essere elegante uno spazio minimalista, con pochi arredi e pochi accessori, ma può esserlo anche un ambiente ricco di mobili e dettagli. L’eleganza è data dalla coerenza e dall’equilibrio dei vari elementi. Sicuramente il disordine, inteso come “ammucchiamento” di cose senza criterio, non aiuta a raggiungere l’obiettivo desiderato. Un paio di espedienti utili per conseguire in modo semplice l’eleganza sono: l’ordine e il monocolore. La scelta di uno o massimo due colori, da utilizzare e ripetere in tutte le stanze, indipendentemente che si tratti di pareti, arredi o accessori, conferisce un aspetto ricercato e raffinato.

Assolutamente no, soprattutto se stiamo parlando di case. Innanzitutto se demoliamo troppo non avremo abbastanza pareti per appoggiare i mobili necessari. Perché è vero che molti tipi di arredi stanno meglio in mezzo alla stanza, ma questo non vale per tutti. Secondariamente è utile, in particolare negli ambienti grandi, suddividere le funzioni con qualsiasi elemento fisso o mobile che sia. Terzo aspetto: la sorpresa. Creare scenografie sovrapposte permette di non vedere subito tutta la casa ma di scoprirla poco a poco.

Innanzitutto segui il tuo istinto! Se hai un colore preferito sceglilo senza pensare se può stare bene o male. Tutti i colori sono belli e stanno bene. Eventualmente può sorgere qualche ragionevole preoccupazione se vengono accostati troppi colori. L’utilizzo, anche spregiudicato, di uno o massimo due colori non può che far bene all’ambiente e a chi lo vive. Per un approfondimento su questo tema clicca qui.

Certo! Deve sorprenderti dai primi passi fino alla fine dei lavori. Spesso ci rivolgiamo all’architetto “raccontando” l’idea progettuale che abbiamo in mente. E’ corretto e ritengo che debba doverosamente considerare la vostra soluzione ma anche elaborarne una o molte come frutto della propria creatività ed esperienza.

Che si tratti di impresa edile o di singolo artigiano i primi aspetti da valutare sono sicuramente la serietà e la competenza. Inoltre sia l’architetto che il Comune sono tenuti a controllare la documentazione relativa al regolare svolgimento dell’attività: DURC, visura camerale e assicurazione. Ma l’aspetto sicuramente più importante, soprattutto per il committente pagante, è il preventivo. A questo scopo è fondamentale che l’architetto, sulla base del rilievo effettuato e del progetto dettagliato, rediga un computo metrico con tutte le lavorazioni previste e le relative  misure. Questo documento sarà lo strumento utilizzato dall’impresa per predisporre un preventivo preciso.